Favette sarde
Le favette fresche sarde, oltre ad essere veramente gustose, sono un legume molto ricco sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico e presentano un basso contenuto calorico, caratteristica che le rende adatte ad un utilizzo frequente nelle ricette. Numerosi e significativi sono i benefici del consumo di fave nella nostra alimentazione quotidiana: anzitutto per le loro proprietà diuretiche e benefiche per i reni, inoltre contengono un elevato quantitativo di ferro e di vitamina C; sono inoltre ricche di fibre e potassio, tutte qualità che ci aiutano a mantenere uno stile di vita sano e ben bilanciato. Le ricette che si possono realizzare con le favette sono tante: dalle fave bollite, alla famosa "favata", con fave e lardo, alle famose fave secche alla sarda e tantissime altre.
Le favette fresche sarde, oltre ad essere veramente gustose, sono un legume molto ricco sia dal punto di vista nutrizionale che organolettico e presentano un basso contenuto calorico, caratteristica che le rende adatte ad un utilizzo frequente nelle ricette. Numerosi e significativi sono i benefici del consumo di fave nella nostra alimentazione quotidiana: anzitutto per le loro proprietà diuretiche e benefiche per i reni, inoltre contengono un elevato quantitativo di ferro e di vitamina C e sono inoltre ricche di fibre, tutte qualità che ci aiutano a mantenere uno stile di vita sano e ben bilanciato. Le ricette che si possono realizzare con le favette sono tante: dalle fave bollite, alla famosa "favata", con fave e lardo, alle famose fave secche alla sarda e tantissime altre ancora.
- Valori Nutrizionali
- per 100g di prodotto presco
- Grassi g.
- 0,5 g
- Carboidrati g.
- 4,5 g
- Proteine g.
- 5,2 g
- Fibre alimentari
- 5 g
- Sodio
- 17g
- Ferro
- 1,7 mg
- Vitamine
- B1, B2, B3, A, C
- Fosforo
- 93 mg
- Potassio
- 200 mg
- Calcio
- 22 mg
- Acqua
- 82,9g
- Zuccheri
- 2,2 g
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Buona spesa!
La ricetta della favata sarda è davvero adatta a celebrare l’autunno, i primi freddi, il foliage che adorna i luoghi di campagna e di città, il piacere di coccolarsi in casa con cibi e vini deliziosi e corroboranti.
Piacevolmente gustosa ed energetica la favata sarda può costituire anche un piatto unico. A dispetto del nome le fave sono sì l’ingrediente principale ma insieme alla carne suina. Si utilizzano, tradizionalmente, le parti meno nobili della bestia, dalla cotenna ai piedini, alle orecchie…questo perché la favata era un piatto “povero” della cucina contadina, dove non si sprecava nulla e appunto del maiale si utilizzava quasi tutto nella civiltà rurale di un tempo.
Alla preparazione di base, con le fave essiccate e la carne, si aggiungono, secondo la località, verdure autunno-invernali dell’orto, dal cavolo al cavolo verza, ai finocchi, accompagnati da erbe selvatiche tipiche, in primis il finocchietto selvatico. Le fave vanno messe ammollo dalla sera precedente, sciacquate, messe in pentola con acqua e sale e lasciate cuocere; quando iniziano ad essere morbide si aggiunge la carne di maiale, oggi si utilizzano costine e salsiccia, e a quasi cottura ultimata, si aggiungono il cavolo tagliato a striscioline e il finocchietto, e si aggiusta con sale e pepe. Non bisogna avere fretta, è un piatto “lento” per intenditori dell’antica cucina contadina.